Lettera al Sindaco

Sig. Guido Tabanella

Sindaco del comune di

00013 Mentana




Fonte Nuova, 9 febbraio 2003


Egregio Signor Sindaco,

Nel corso di questi mesi, ottemperando all’incarico ricevuto a rappresentare l’Amministrazione comunale presso la Fondazione Zeri – rinnovatomi con delibera assessoriale del Sig. Mario Pandolfi – ho fatto del mio meglio per riuscire ad avviare l’azione legale contro l’università di Bologna, al fine di ottenere il recupero della fototeca Zeri, illegalmente asportata e a conservare a Mentana la biblioteca che, stando alle dichiarazioni del Rettore Calzolari (cfr. Il Resto del Carlino, “cronaca”, p. VI, 22 gennaio 2003), è, invece, ormai destinata ad essere definitivamente collocata nell’ex convento di S. Cristina a Bologna.


A tale scopo, dopo molti mesi, si era finalmente tenuta l’auspicata riunione, il 31 gennaio 2003, presso l’ufficio della Segretario generale, dott. Collosi, insieme con il vice sindaco De Luca e l’assessore Pandolfi. Al termine della conversazione, mi era stato collegialmente affidato l’incarico di mettermi in contatto con l’avv. Fabrizio Lemme, al fine di ottenerne il patrocinio in sede legale contro l’illecita asportazione della fototeca dalla villa di Mentana ad opera dell’università di Bologna.


Subito dopo l’incontro, ho esposto i desiderata dell’Amministrazione comunale all’avv. Lemme. Egli aveva considerato favorevolmente l’iniziativa e si era dichiarato pure disposto a difendere l’azione del Comune; spontaneamente infatti mi aveva specificato che, all’atto della nomina come avvocato del comune di Mentana, avrebbe rilasciato una dichiarazione di gratuito patrocinio quale atto di stima per la giusta causa propugnata e per l’amicizia che lo ha legato per tanti anni al Professore.


Per eccesso di correttezza, ho provveduto a inviargli via fax – per sua conoscenza e per avere in mano a mia volta un documento a stampa – la lettera che avrei fatto pervenire all’Amministrazione, dopo il suo consenso. Egli mi rispose a stretto giro, con il fax che ho allegato agli atti consegnati all’assessore Pandolfi, nel quale – come risulta dalla documentazione fatta pervenire in Comune e regolarmente protocollata, nella quale mi firmavo “ Il rappresentante comunale presso la “Fondazione Zeri” (dott. Salvatore G. Vicario)” – a me, in veste di rappresentante ad hoc dell’Amministrazione comunale, confermava il “gratuito patrocinio”.


Purtroppo, la sera di giovedì 6 febbraio 2003, l’assessore Pandolfi mi ha chiamato per riferirmi la richiesta perentoria, pare imposta dall’organo burocratico, di una lettera “di impegno al gratuito patrocino propedeutico all’assegnazione dell’incarico stesso”, da inviare direttamente all’Amministrazione comunale personalmente dall’avv. Lemme. Ho fatto presente all’Assessore la gravità della richiesta che da una parte metteva in dubbio la lealtà del professionista (il quale si era già ufficialmente impegnato con un delegato dell’Amministrazione stessa), dall’altro delegittimava irrimediabilmente la mia figura di rappresentante.


L’Assessore però mi ha confermato che la richiesta, per l’Amministrazione, era irrinunciabile, essendo stata formulata collegialmente. Mio malgrado, ho chiamato l’avv. Lemme il quale, appena sentita la richiesta, mentre era in riunione e non potendo esprimersi liberamente, mi disse solo: Sono profondamente irritato; ti chiamerò appena libero.


Alle ore 21 mi ha chiamato per dirmi: Il rapporto con il Comune di Mentana non poteva cominciare in maniera peggiore; ho deciso di non interessarmi più dell’argomento. Mi dispiace per te, perché ne esci delegittimato; non ho più nulla da rimproverarmi per Zeri, avendo io dato quanto potevo, senza però essere stato compreso.


Stando ormai così le cose, io non credo di avere più altra funzione nel destino del lascito Zeri. Non mi resta pertanto che restituire a Lei, sig. Sindaco, l’incarico che mi era stato affidato quale rappresentante dell’Amministrazione comunale presso la Fondazione Zeri. Per dimostrarLe che non ho remore né rancori per quanto accaduto, avendo in coscienza dato quanto era nelle mie possibilità, Le confermo che continuerò, se richiesto, a collaborare per le altre iniziative che potranno in futuro interessare la comunità nomentana, tenendo per me solo il rimpianto per quello che poteva essere e non è stato.


Le invio distinti saluti

Salvatore G. Vicario